Il carcere flessibile e il criminale inventore


Un sbarra si alza, entra un’auto, entra un’altra auto. Più avanti un pullman lascia scendere una ventina di persone, tutt’intorno è verde di prati curati, qualche rosa, ortensie in una mattina d’agosto alle 8.30. E’ un centro direzionale, così lo chiamano quell’insieme di cemento e alberi – pochi -che ospita per un numero imprecisato di… Continua a leggere Il carcere flessibile e il criminale inventore

Meglio non lavorare


Tutti a casa, sotto le coperte oppure davanti ad una bella tazza di caffè, la vestaglia stropicciata intorno al corpo e un bel muratore da spiare mentre arrampicato sulla casa di fronte mostra i muscoli. Ah, questa si che è vita!! Ah….Ah….Fannullone a chi? Io sto benissimo per quanto mi riguarda, sarò fannullone secondo il… Continua a leggere Meglio non lavorare

Gli umani che ho intervistato


Dovrebbero dare una indennità a quelli che nella vita fanno selezione del personale, una specie di pensione per ritemprarsi dalle fatiche psicologiche. Per farlo davvero bene occorre avere almeno tre o quattro mesi di decompressione dopo sette o otto mesi di interviste quotidiane. Sentire le vite di decine di persone al giorno è molto impegnativo,… Continua a leggere Gli umani che ho intervistato

L’Italia è una repubblica sfondata sul lavoro


Nel senso che noi Italiani abbiamo il posteriore sfondato a forza di lavorare, di pensare al lavoro che c’è, al lavoro che non c’è, al lavoro che dovrebbe esserci e a quello che non ci spetta, a quello che ci rubano, a quello che ci impongono. Vorrei vivere in un paese in cui il lavoro… Continua a leggere L’Italia è una repubblica sfondata sul lavoro