I want to be your umbrella


Mi chiamava mi pimpolin, mi diceva moro mou, mi infilava un dito in bocca e mi toccava la lingua. Mi prendeva il membro tra le mani e mi diceva andiamo là dietro che ti bacio Mi guardava con gli occhi blu e mi diceva ho 44 anni, ma in realtà ne aveva solo 38. Mi… Continua a leggere I want to be your umbrella

Addetto all’insalata con ingoio


Ma lo sai che mi devo legare una mano altrimenti vengo lì mentre stai mettendo a posto le bottiglie d’olio e ti do una pacca sul sedere. Ah, caro addetto all’insalata, ma dentro quei jeans le tue carni scoppiano, parlano, guardano. Ogni volta che entro spero sempre che tu ci sia, addetto all’insalata, solo per… Continua a leggere Addetto all’insalata con ingoio

Quello strano senso di smarrimento che arriva dopo


Dopo una intensa attività autoerotica, in assenza temporanea di partner – temporanea di una sera, si intenda – che porta all’inequivocabile piacere visivo e tattile, nonché mentale, fisico, oddio non so più cosa, mi prende sempre quel senso di smarrimento lì, che poi non è proprio un senso di colpa, ma è una domanda. Potevo… Continua a leggere Quello strano senso di smarrimento che arriva dopo

A casa di amici ti fanno il piedino sotto il tavolo


Cosa succede se ti senti desiderato, toccato, provocato? Improvvisamente di nuovo corteggiato, dopo anni e anni di tranquilla vita di coppia: sarà lo sguardo vivo riacceso da una improvvisa sensazione di libertà? Credo di avere riacquistato la voglia di vita spericolata, dopo anni di torpore. Certo ora occorre difendersi dagli attacchi, perché questi giovani 22enni… Continua a leggere A casa di amici ti fanno il piedino sotto il tavolo

Mi vendo, mi compri?


Quanto sono belli e sani, questi giovani laureati! Me ne sarei fatto almeno 8 su 10 oggi in occasione del Lovely&Jobs: loro erano lì per vendere l’anima alla multinazionale di turno, per vendere 18 ore al giorno di duro stage non retribuito, io li avrei presi volentieri e portati in bagno per una succulenta fellatio,… Continua a leggere Mi vendo, mi compri?

Mi voglio fare sbattere…fuori


Che sono gaio. Lo dico e spero in un licenziamento con buona uscita e buona pace del mio direttore e del mio presidente. Sono arrivato a questo punto, di voler giocare l’ultima carta: mai si terrebbero un dipendente gaio in una posizione come la mia e la mia gaiezza forse potrebbe aiutarmi in un downshifting… Continua a leggere Mi voglio fare sbattere…fuori