L’arma è nelle nostre mani, ma è più facile fare la passeggiata per le vie del centro con una bandiera in mano e l’Iphone nell’altra che riprende, che attaccare veramente questa società che tanto indigna. Cosa succederebbe se non chiedessimo più prestiti alle banche, se non acquistassimo più beni superflui, se non usassimo più l’auto… Continua a leggere Chi non compra e chi si indigna
Tag: downshifting
Non lo so se ho vinto
Faccio finta di avere vinto. Preparo la valigia domani mattina e prendo un volo per Cipro, poi affitto un’auto e vado a Salamina, dritto dritto al Mimosa Hotel. Sto lì giorni e giorni, faccio colazione con la ricotta ed il miele, le pere e il latte, il pane fresco e la marmellata di fichi, sto… Continua a leggere Non lo so se ho vinto
Il taglio della manica
Ogni volta che uso la mia macchina da cucire il tempo sembra non finire mai: ieri sera ho accorciato un paio di jeans, ho finito la scollatura del tubino per Sara, ho trasformato una camicia a manica lunga in una a manica corta, con inserimento del polsino all’altezza del bicipite. Il mio compagno dice che… Continua a leggere Il taglio della manica
Bimbi in azienda, padri al parco
Le aziende hanno aderito: evviva, i pargoletti possono entrare in azienda per vedere dove lavorano la mamma e il papà! Evviva? Ma sento una strana puzza di anni cinquanta, diciamo di un piacevole ritorno, piacevole per la sicurezza che da ai cervelli addomesticati e addormentati e alle aziende per l’idea di fare del bene. Perché… Continua a leggere Bimbi in azienda, padri al parco
E’ arrivato il momento: le mie dimissioni
Domani è il grande giorno: basta, adesso basta davvero. Non sono né incavolato, né preoccupato, forse solo incosciente. Lascio un posto di lavoro ben pagato, un contratto a tempo indeterminato, una multinazionale che va a gonfie vele, un mare di persone buone e qualche stronzo. Una nuova vita ricomincia a 36 anni, chissà cosa diventerò?
Mi voglio fare sbattere…fuori
Che sono gaio. Lo dico e spero in un licenziamento con buona uscita e buona pace del mio direttore e del mio presidente. Sono arrivato a questo punto, di voler giocare l’ultima carta: mai si terrebbero un dipendente gaio in una posizione come la mia e la mia gaiezza forse potrebbe aiutarmi in un downshifting… Continua a leggere Mi voglio fare sbattere…fuori
Dopo Carnevale, STOP
Gentili lettori, mi fermo per un pò. Voglio provare a rinunciare al blog. Non so se riuscirò a farlo, ma voglio provarci. Magari tra 5 giorni non riesco a fare a meno della mia identità virtuale e sono di ritorno, oppure non tornerò più (non ci credo, ma è un idea che coltivo). Penso che… Continua a leggere Dopo Carnevale, STOP
La mia malattia è finita
Devo tornare al lavoro, la mia malattia è finita… Due settimane a casa: non era mai capitato, da quando lavoro. Ma non c’era verso, non riuscivo a guarire, non riesco a guarire, la tosse mi accompagna ancora oggi e forse mi dice che non devo tornare; forse sto avendo una reazione…come si chiama…una reazione psicosomatica?… Continua a leggere La mia malattia è finita
Mi sento un pò disadattato
Per non dire diseredato. Da questa società che si sta mangiando le seu persone, da queste persone che si nutrono al pascolo della scelta interminabile, digiune completamente di ogni anelito di creazione. Ormai mi sento lontano, terribilmente lontano, quasi pazzo. Ma la pazzia mi fa bene e non escludo possa salvarmi. Penso e ripenso ogni… Continua a leggere Mi sento un pò disadattato
Ho cucito la gonna
Ho mangiato risotto con la zucca e poi un misto di salumi. Ho bevuto un barbera eccellente e sbucciato marroni giganti, sporcandomi un pò le mani di nero e attaccandomi le bucce al maglione. Ma dopo, dopo la cena a casa di Silvia, su una trafficatissima via milanese, ho cucito la gonna, lì sul tavolo,… Continua a leggere Ho cucito la gonna