Ossessione per vedere un pene che piscia, ossessione per sentire il caldo che bagna la pelle quando ancora vestito ti lasci andare, ossessione infinita di spiare l’altrui membro che piscia dentro i cessi di un autogrill. Con la bocca aperta aspetto che giunga il getto forte dentro, poi un altro e un altro ancora e… Continua a leggere Piscio in bocca (golden rain again)
Mese: gennaio 2010
Licenziato perché troppo bello
Non sono io quello licenziato, ma sono io quello che lo ha licenziato, mio malgrado. Accade anche che un angelo cada distrattamente dentro un’azienda, portando scompiglio, tra uomini e donne e che per il bene comune si decida di liberarsi della troppa bellezza. Lui ha 25 anni, una pelle olivastra morbida e calda, capelli castano… Continua a leggere Licenziato perché troppo bello
Haiti, pazienza! Sono solo morte delle persone
Non è una tragedia, sono solo morte delle persone a causa di un evento naturale. Le persone nascono e muoiono, è normale, non è eccezionale. La morte accade e merita rispetto, non merita opinioni o enfasi. La vita che resta andrà avanti, anche dopo la morte, non ha bisogno della solidarietà temporanea di popoli che… Continua a leggere Haiti, pazienza! Sono solo morte delle persone
Quando il gay è troppo integrato
Ha la borsa grande di pelle, ha il pantalone stretto di jeans, ha l’iphone all’orecchio, ha il capello bloccato, ha l’andatura da Kate Moss sul tacco 12 e la vita di Vanessa Paradis in crisi da bulimia: è il gay integrato, troppo integrato, è il gay conformista che per darsi un aspetto intelligente è anche… Continua a leggere Quando il gay è troppo integrato
Manager inutile manager
Anche stasera è andata male, mi sono trovato davanti l’ennesimo addormentato. Gli voglio tanto bene, ma il mio amico Davide di passaggio in Italia in arrivo dal Canada, è votato alla carriera, parla di carriera, di piano di sviluppo personale, fatto con tanto di grafici e gant, fatto da lui stesso per autovalutarsi. … vedi… Continua a leggere Manager inutile manager
La pazienza delle sarte (e dei sarti)
Cuci, scuci, ricuci, scuci. Cuci infine e guardi. Capisci che hai fatto, tu, quella cosa che tieni tra le mani e che fra un minuto avrai sul corpo, per coprirti. Cucire è esercitare l’arte della pazienza, della tolleranza. Perché cucendo si sbaglia, anche il sarto bravo, la sarta brava sa che cucendo si scuce, che… Continua a leggere La pazienza delle sarte (e dei sarti)
Polpo e patate
Sono in ferie, cioè in libertà dal mio carcere autoimposto. Stamattina mi sono alzato “liberamente” alle 9.30, ho pucciato il panettone nel latte e caffè e poi ho cucito: l’orlo alla tovaglia e il grembiule per Caterina. Sono sceso in cantina per cercare il colore bianco da dare alla porta e ho trovato anche i… Continua a leggere Polpo e patate
Bambina con regalo
Avevo già visto il regalo del finto bancomat per il bambino: così anche lui può prelevare come fanno i grandi – risponde la mamma di fronte al mio sguardo (solo sguardo, perché se avesse solo intuito le parole mi avrebbe cacciato di casa) non osannante. Adesso ho visto il regalo del finto carrellino set con… Continua a leggere Bambina con regalo
Un figlio gay: in cosa ho sbagliato?
Lei è una donna di 36 anni, laureata, con un lavoro nel mondo della moda, un lavoro di contatto, responsabile di una linea di accessori, sempre circondata da tanta gente, sempre in viaggio, direi anche un pò frociarola, di quelle che hanno amici gay che “aaaaadoraaaaano”. Lei commette un errore, che scatena la tempesta del… Continua a leggere Un figlio gay: in cosa ho sbagliato?