Sono piacevolmente sorpreso dalle espressioni di giubilo della Sinistra, meglio ancora delle persone di sinistra, che ancora una volta stanno dimostrando la loro vera faccia. Sono piacevolemente sorpreso perché confermano l’opinione negativa che ho di queste persone. E’ un continuo fiume di insulti a chi ha votato diversamente da loro: bella prova di tolleranza, bella… Continua a leggere La sinistra intollerante si allea con la destra porcellona
Categoria: La vita vuota
Quanto valgono i morti per Saviano e Fazio?
Ingiustizie, maltrattamenti, morti, suicidi sono le loro parole preferite: sono persone che guardano al passato e cercano spiegazioni, incassando soldi. Si danno arie di pensosi e rispettosi, di dolorosi e malinconici, detentori della verità, quella verità che sappiamo, ma loro ci guadagnano sopra, con la scusa dell’informazione. Ancora una volta è un rimestare nella tristezza… Continua a leggere Quanto valgono i morti per Saviano e Fazio?
C’era Mario e si mangiavano le acciughe, ora c’è…
Jackpot city. È una sala giochi, con le slot machines, le finestre oscurate e le luci colorate sulla porta; gente che entra, altra che esce con lo sguardo perso. Mario era un ristorante, di quelli dove mangiavi cucina casalinga genovese e poi attraversavi l’Aurelia ed eri sul lungo mare, scendevi la scaletta ed eri in… Continua a leggere C’era Mario e si mangiavano le acciughe, ora c’è…
La gerarchia e la distrazione
Stamattina non trovavo le chiavi del lucchetto della bici, poi non trovavo le chiavi della cantina per prendere la seconda bici, quella del fidanzato, che intanto non la usa perché ha male alla spalla, poi ho trovato le chiavi della cantina, ho preso la bicicletta, l’ho portata alla luce, ma a quel punto mi sono… Continua a leggere La gerarchia e la distrazione
Un pezzo di fumo per il viaggio di ritorno
Me lo passa dal finestrino, lo prendo e lo passo al mio amico che sta seduto dietro. Il pezzo di fumo è per lui, lo so, a darglielo è quel ragazzino che molti anni fa voleva provare tutte le droghe che il mio amico si faceva. Adesso si sono rivisti e quel ragazzino è un… Continua a leggere Un pezzo di fumo per il viaggio di ritorno
I figli degli altri
Incrocio i loro sguardi, distolgo il mio. Non mi va di salutare, forse sono in imbarazzo, forse non me ne frega niente, mi annoiano: sono i ragazzi e le ragazze che un tempo conoscevo, qui al paesello, quelli che magari hanno fatto la scuola con me, le elementari, le medie, il liceo. Non se ne… Continua a leggere I figli degli altri
La cura e la gioia
Gli dico arrivederci o forse ciao, ma gli dico soprattutto grazie. Lo dico a lui, a questo blog che non esiste, che non c’è, che c’è solo nella virtualità delle sue pagine. Se domani ci alzassimo e scomparisse internet, scomparirebbe pure lui. Puff…scomparso, perché non è mai esistito, non ho copie stampate o salvate da… Continua a leggere La cura e la gioia
Parole d’altre vite
Il cesareo è meglio lui stava svenendo diglielo la piccolina è carinissima la notte non dormiamo si quelli vanno bene ma io non mi fido hai visto con questo freddo gli ho messo la copertina no l’allatto ancora io lui non si sveglia manco morto oh io lavoro mica come te ma guarda mia suocera… Continua a leggere Parole d’altre vite
Non lo so se ho vinto
Faccio finta di avere vinto. Preparo la valigia domani mattina e prendo un volo per Cipro, poi affitto un’auto e vado a Salamina, dritto dritto al Mimosa Hotel. Sto lì giorni e giorni, faccio colazione con la ricotta ed il miele, le pere e il latte, il pane fresco e la marmellata di fichi, sto… Continua a leggere Non lo so se ho vinto
Il carcere flessibile e il criminale inventore
Un sbarra si alza, entra un’auto, entra un’altra auto. Più avanti un pullman lascia scendere una ventina di persone, tutt’intorno è verde di prati curati, qualche rosa, ortensie in una mattina d’agosto alle 8.30. E’ un centro direzionale, così lo chiamano quell’insieme di cemento e alberi – pochi -che ospita per un numero imprecisato di… Continua a leggere Il carcere flessibile e il criminale inventore