Trenta minuti


Questa mattina a Milano pioveva, erano le 8,30 ed io stavo dirigendomi verso l’entrata della metropolitana per andare al lavoro. Improvvisamente le gambe viravano, la testa dava loro il comando cruciale: si va a piedi. Sotto la pioggia e senza ombrello cambiavo direzione e mi sembrava di entrare in una favola, passeggiando tra gli alberi… Continua a leggere Trenta minuti

Good as you e la rivoluzione


Ho visto il film e mi è piaciuto perché trasmette un’idea di famiglia non convenzionale, finalmente. Mi ha colpito la battuta di una dei protagonisti che, rivolgendosi al personaggio interpretato da Enrico Silvestrini, in crisi con il fidanzato perché l’altro lo costringe nel ruolo di fidanzato appunto, dice, più o meno, così: ma che bisogno… Continua a leggere Good as you e la rivoluzione

C’era Mario e si mangiavano le acciughe, ora c’è…


Jackpot city. È una sala giochi, con le slot machines, le finestre oscurate e le luci colorate sulla porta; gente che entra, altra che esce con lo sguardo perso. Mario era un ristorante, di quelli dove mangiavi cucina casalinga genovese e poi attraversavi l’Aurelia ed eri sul lungo mare, scendevi la scaletta ed eri in… Continua a leggere C’era Mario e si mangiavano le acciughe, ora c’è…

Una doccia tra maschi


Due ragazzi si stanno lamentando al bancone della receptionist: nelle docce della palestra più gaia di Milano due ragazzi evidentemente non gai sono stati oggetto delle attenzioni pesanti di altri non ben identificati maschioni gai che, a quanto pare, li hanno molestati pesantemente. Accade anche questo e provo un senso di soddisfazione, un po’ di… Continua a leggere Una doccia tra maschi

Sudamericani a Milano


Mentre gli altri corrono, loro giocano, loro uomini sudamericani di ogni età si ritrovano insieme e giocano. Li vedo ogni pomeriggio, mentre torno a casa dall’ufficio, sono in uno piccolo spiazzo di cemento e giocano a pallavolo. Intorno, sedute sulle panchine tra qualche albero e quello che resta di un prato, siedono le donne, non… Continua a leggere Sudamericani a Milano

L’uomo nero che scappa


Il sabato mattina in giro per centri del faidate, una vera passione, vero? Ne ho girati quattro, alla disperata ricerca di tre pali di legno, lunghi tre metri. In auto il sabato mattina lungo le strade calde dell’hinterland Milanese, girando tra brico e leroy merlin, cantieri stradali, code per entrare nei parcheggi, code per uscire… Continua a leggere L’uomo nero che scappa