Good as you e la rivoluzione


Ho visto il film e mi è piaciuto perché trasmette un’idea di famiglia non convenzionale, finalmente. Mi ha colpito la battuta di una dei protagonisti che, rivolgendosi al personaggio interpretato da Enrico Silvestrini, in crisi con il fidanzato perché l’altro lo costringe nel ruolo di fidanzato appunto, dice, più o meno, così: ma che bisogno… Continua a leggere Good as you e la rivoluzione

Una doccia tra maschi


Due ragazzi si stanno lamentando al bancone della receptionist: nelle docce della palestra più gaia di Milano due ragazzi evidentemente non gai sono stati oggetto delle attenzioni pesanti di altri non ben identificati maschioni gai che, a quanto pare, li hanno molestati pesantemente. Accade anche questo e provo un senso di soddisfazione, un po’ di… Continua a leggere Una doccia tra maschi

L’uomo nero che scappa


Il sabato mattina in giro per centri del faidate, una vera passione, vero? Ne ho girati quattro, alla disperata ricerca di tre pali di legno, lunghi tre metri. In auto il sabato mattina lungo le strade calde dell’hinterland Milanese, girando tra brico e leroy merlin, cantieri stradali, code per entrare nei parcheggi, code per uscire… Continua a leggere L’uomo nero che scappa

Quando non puoi più mentire


Quando non puoi più mentire provi un grande senso di liberazione, ma allo stesso tempo ti accorgi che hai vissuto in un un mondo parallelo, dove ti sei fatto piacere le cose che in realtà ti facevano schifo. Quando finalmente hai la consapevolezza di chi sei, ti sembra di non aver vissuto fino a quel… Continua a leggere Quando non puoi più mentire

La cura e la gioia


Gli dico arrivederci o forse ciao, ma gli dico soprattutto grazie. Lo dico a lui, a questo blog che non esiste, che non c’è, che c’è solo nella virtualità delle sue pagine. Se domani ci alzassimo e scomparisse internet, scomparirebbe pure lui. Puff…scomparso, perché non è mai esistito, non ho copie stampate o salvate da… Continua a leggere La cura e la gioia

Attivo, passivo, cattivo


La domanda giunge dopo 58 secondi di conoscenza. Lui mi chiede se sono attivo, io capisco cattivo, gli rispondo di no. Lui mi guarda sorpreso e mi dice affranto: “Anche io, ed io che pensavo che almeno tu lo fossi. Non siamo compatibili” Io gli sorrido e già penso a pericolose pratiche erotiche con le… Continua a leggere Attivo, passivo, cattivo

Le maschiefemmine


Capello rasato, pettorale scolpito, bicipite gonfio, tricipite stragonfio. Deltoide disegnato, trapezio ricamato, quadricipite esagerato, addominale stirato. Orecchino al lobo, gamba un pò arcuata, labbra carnose, occhio nero, naso greco, peli. E’ maschio, maschissimo, mi fa andare nel mondo dei sogni, un pò cullato dall’antibiotico, un pò eccitato dal bagno turco e dal suo costume azzurro.… Continua a leggere Le maschiefemmine

Non volevo sbagliare mai


Ho sempre lottato per arrivare prima degli altri, per fare meglio degli altri, come se avessi una colpa speciale da scontare. Mi sono convinto con gli anni che dovevo dimostrare più degli altri il mio valore, per far accettare la mia omosessualità a me stesso: l’eccellenza nel fare per pulire la vergogna dell’essere. Poi mi… Continua a leggere Non volevo sbagliare mai

Ma come sta la sua signora?


Lei è bionda, alta, magra. Avrà 40 anni, vestita con jeans camicia bianca e giacca di velluto celeste. Stiamo parlando ormnai da due ore, il colloquio più lungo che abbia sostenuto in questi ultimi tempi, solo che questa volta sono io ad essere intervistato e lei a fare le domande. Si parla di orari di… Continua a leggere Ma come sta la sua signora?

Caro triste trentenne finocchio semirisolto


Potrei scrivere caro Tiziano Ferro, ma mi dispiace tirarlo in mezzo già dal titolo. Caro, quando scrivi che sono il cuore e il sentimento che ti hanno fatto virare verso il maschi, scrivi una gran cazzata e lo sai, ma ti perdono perché mi fai tenerezza e sappiamo entrambi che a guidarti era ed è… Continua a leggere Caro triste trentenne finocchio semirisolto